La vergine e lo zingaro e altri racconti di D.H.Lawrence

Titolo: La vergine e lo zingaro e altri racconti

Autore: D.H.Lawrence

Editore: Mondadori

Genere: classico

Pagine: 228

Prezzo: eur 5.20 su IBS usato. Noi lo abbiamo preso infatti di seconda mano

  • Copertina: 5♥ su 5
  • Storia: 5♥ su 5
  • Stile: 5♥ su 5

 

Perseguendo il progetto di approfondire Lawrence abbiamo scovato in una libreria di testi usati un gioiellino edito nel 1973. Si tratta di 3 racconti con la traduzione di Elio Vittorini.

Il primo dei racconti, dal titolo La principessa è molto scorrevole, caratteristica non abituale per questo autore che ha sempre dato peso ad altri elementi.

La fluidità colpisce e cattura permettendo una lettura immediata ed appagante.
La storia è molto semplice, ambientata in montagna.
Una ragazza si intestardisce per fare una gita con la guida locale nonostante una serie di inconvenienti. Il breve soggiorno si trasforma in una prigione dal tragico epilogo.
Meravigliosa la natura che circonda i due protagonisti, spumeggiante di colori e di vita.
Nel secondo racconto dal titolo La vergine e lo zingaro tutto ruota attorno alle alchimie che possono scatenarsi davanti ad un atteggiamento inusuale.
Un atteggiamento che richiama alla libertà.
La giovane protagonista Yvette inizia a guardare la vita con occhio diverso e ad avere ripugnanza della stagnante quotidianità che la caratterizza rispetto alle sue giornate in parrocchia
“Nella parrocchia non entrava mai aria pura. E dentro all’anima di chi la abitava si lasciava che l’aria stagnasse finché non puzzava”
Questo nuovo sguardo la spinge ad offrirsi al misterioso giovane zingaro.
Le loro 2 esistenze, così diverse ed opposte, saranno per Yvette motivo di riflessione. Le convenzioni e le regole di comportamento assumeranno per lei i contorni di una prigione.
L’ultimo racconto si intitola L’uomo che era morto.
È una storia altamente simbolica tanto che il protagonista non ha nome.
La trama, seppur non espressamente, si rifà alla resurrezione cattolica con una chiave di lettura che tiene conto anche della componente materiale, fisica, oltre che spirituale.
Lawrence ha mantenuto il rispetto e il giusto distacco dalla sacralità, rimane però un retrogusto amaro, forse velato di fastidio per la connotazione palesemente biblica.
I racconti sono brevi di conseguenza non svelarne troppi dettagli potrebbe rendere le righe sopra scarne e distaccate. In realtà è un testo godibile e soprattutto che premia la fatica fatta con altri scritti dello stesso autore decisamente più densi.
Qui troviamo invece uno scrittore ancora non schiacciato dalla malattia e dalle perdite che caratterizzeranno la sua vita. Le sue astrazioni sono ancora acerbe, velate. La sua prosa è ancora anonima e priva di quel carattere metafisico che troviamo nei suoi grandi romanzi.
Nel complesso grande soddisfazione, soprattutto verso i primi due racconti meno impegnativi, fluidi, capaci di bilanciare riflessioni con intrecci validi e coinvolgenti.
Abbiamo finito il libro in poco più di un giorno proprio per questo stile più leggero.
Potrebbe essere un testo perfetto per approcciarsi a questo autore.
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